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COME FOGLIE CADUTE TRA FOGLIE

Sotto la nostra pelle giace il silenzio,
grida nei nostri occhi
mentre la bocca serrata tace.
Silenzio violento,
senza graffi e lividi.
Fruste di giudizio
ammoniscono e mortificano.
Inadatto ogni fare
insensato ogni dire.
Cadiamo come foglie.
Siamo custodi della paura del vento,
dell’abbandono del vuoto,
del fruscìo impercettibile del toccar terra,
del dolor nel poggiarci su altre foglie…cadute.
Noi, profili di una sagoma tonda
Noi, dita di un pugno stretto
Noi, sussurro di parole assordanti
Noi, talloni di passi lenti
Noi, sguardi di visioni irrangiungibili
Noi, bambine dai cassetti sognanti
Noi, donne dai profumi indaffarati
Noi, madri di feti muti.

Noi, come foglie cadute…tra foglie.

AL RISPETTO, UNA POESIA

no alla violenza


 

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