ANTONELLA ALFANO
Promettetemi i Mari più profondi,
le vette più alte,
gli imperi oltre confine.
Promettetemi l’incantevole Luna,
il prepotente sole,
l’indefinito cielo.
Promettetemi le delicate Albe,
le tranquille sere,
gli struggenti TraMonti.
Promettetemi melodie soavi,
opere divine,
morti eroiche.
Ma non promettetemi
Parole che non potete mantenere.
LUNA: DIALOGO TRA UN POETA E UNA PROSTITUTA
"ESPLORA LA MENZOGNA E TROVERAI
LA VERITÁ DI UNA GRANDE PAURA".
"E RICORDA CHE UN UOMO SULLA LUNA
É SEMPRE MENO INTERESSANTE
DI UNA DONNA SOTTO IL SOLE!"
... Silence!
É già silenzio.
No, rimbombano ancora
come l'eco di Nettuno tra le onde
in un moto perpetuo
che neanche le croste del cranio
riescono a ridurre,
anzi impetuoso ne é lo schianto.
Sono solo parole
e s'aprono crepe.
Se il dolore non ha testimone visibile,
l' invisibile é libero di gridare aiuto?
BOTTONI
"CERTO CHE É PROPRIO VERO,
VOSTRO ONORE,
CHE UN BOTTONE TRAPASSATO
DA UN AGO HA MOLTA PIÚ RAGIONE
DI UNA DONNA PUNTA DALLE PAROLE".
IL FISCHIO DELLA SPOSA
No, sta voce non é la mia
e manco sto corpo,
me li hanno prestati.
Paro ‘na sposa.
Nun lo so chi me l'ha dati,
forse quella là,
si quella che ha scritto sta storia.
Nun m'arrecorde.
M’arrecorde appena ca...
E’ stata gentile a famme sto regalo,
no pe niente cosí me riposo un pó
da tutta st’agitazione.
'' FISCHIO!
E IO CHE CREDEVO CHE A FISCHIÁ
FOSSE SOLO IL VENTO".
PER UN PIETOSO BARO
I passi si muovono all’ombra dei suoi.
L’ombra prevede corpi ma non v’é alcuna materia, se non quella cesellata dal pensiero.
Il cammino lungo il fiume immagina il fluir delle parole, dell’ascolto, del riflesso.
Si riflettono i ricci muti del discorrere. Si fessura al respiro il permesso al cuor.
Strano é dar il permesso a qualcosa che batte solitario, costante, incondizionato.
Che pretesa é che il cuor c’appartiene?
"...ED IO SILENZIO IN UNA SOLITUDINE
CHE MI SIMILA ALLA POLVERE
DELLE INCAVATE MURA".
"IL MIO CUORE É IMMUNE
AL RAGIONAR DEL TEMPO
E BATTE L'INGIUSTIZIA
DELL'ADDIO".
HO PERCORSO 38 CHILI
“Nel mio plotone v'era al mio fianco un certo Lorenzo Buoncristiano, compagno di scuola, dello stesso banco, perché anche lui é del 1922.
É necessario soffermarsi un pó e parlare nel mio diario di questo famoso Lorenzo. Datosi che per ordini d'altezza eravamo nella stessa terziglia, mi volto sulla mia sinistra e guardo il mio compagno Lorenzo che ha la barba lunga di qualche centimetro dato che non se l'era fatta perchè non aveva i soldi per comprarsi le lamette.
Nel manovrare le Istruzioni la polvere s'era depositata tra la Barba che pareva addirittura un uomo finito.
Quel primo agosto 1940 per me e Lorenzo é storico e sarà nel nostro Ricordo fino agli ultimi giorni della Nostra vita." (pag.12)
Tratto dalla fedele ritrascrizione del diario di guerra
del fante Pasquale Alfano: ITINERARIO TRAGICO
"(...) ERO SAZIO
DI PAURA."
SERENADE EN LÀ
Se potessi lasciare uno schizzo della mia arte per ricamare gli intrighi del tempo, lo farei.
Scolpirei la materia con testimonianza eterna.
Ma é qui e ora che nasco,
ed é nell'istante dopo, eccolo, che io muoio per un attimo ancora...
essere qui e...
É a Voi, quindi, l'amabilità di conservare un nastro di ricordi il cui nodo echeggerà del nostro incontro.
Incontro di corpi, voci e i suoi imprevisti...al chiar di Luna.
Oh Luna!
L'INDICIBILE - A
E' sulla linea delle mani
che le nostre gonne colorano
i campi dorati di giravolte.
E' sulle linee delle nostre mani
che i nstri baffi ritti
si lerciano di sorrisi.
E'sulle linee delle mani
che i nostri carri zoppi
improvvisano il riposo.
Mani, destino...
"LASCIAMO LA PAZZIA DELLA POSSESSIONE SOTTO LE SUOLE E GUARDIAMO IL MOVIMENTO DI QUESTA SFERA CHE CI SORPRENDE: RIVOLUZIONE"
LADDOVE TUTTO S'INCROCIA,
NOI CERCHIAMO UNA DIREZIONE