ANTONELLA ALFANO
LUNA: DIALOGO TRA UN POETA E UNA PROSTITUTA
“Luna: dialogo tra un Poeta e una Prostituta” è uno spettacolo poetico, surrealista e di ricerca che affonda le radici nella realtà d'oggi.
Le parti in scena dialogano un intimo monologo del Poeta contemporaneo, maledetto nell’eterna diatriba se far scendere la sua Luna, Musa per eccellenza, su questo mondo e darle voce, raccontarla, condividerla rischiando il compromesso, la diffamazione, la svendita, oppure lasciarla su nel cielo, al riparo da ogni pericolo, ad ispirare una poesia alta, silenziosa e sola.
È questo il tagliente confine, trespolo di bisogno e ricatto, in cui la successione di quadri, luci e parole, creano un suggestivo scenario in cui Poeta e Prostituta, facce della stessa medaglia, si incontrano, si scontrano, si allontanano, si intrecciano in una scrittura che avviene direttamente in scena dallo stile ironico, sarcastico e brillante.
Carne e verbo si confrontano sotto il controllo dominante della Madre.
Carne e verbo si alleano nel tentativo di dare alle ali del Poeta la possibilità di germogliare, crescere, spiccare il volo…
e contaminare di Poesia questo mondo.
La Prostituta
METTETE IL ROSSETTO ALLA LUNA CHE CI SONO PIÚ UOMONI CHE GUARDANO CHE POETI CHE SCRIVONO
Il Poeta
LASCELTA É TRA UN'ANIMA CHE VIVE IN ETERNO E UN CORPO CHE MUORE OGNI ISTANTE.
La Madre
AH! AVESSI PARTORITO UN GROVIGLIO DI VIPERE PIUTTOSTO CHE NUTRIRE QUESTA DERISIONE!
(...) IO MADRE DI POETA.
INTERPRETI:
Prostituta: Antonella Alfano
Poeta: Sergio Rosario Valastro
Madre: Gianfilippo Grasso
Movimento scenico: Beppe Tulli
Luci: Adalia Caroli
Regia: Linda Di Pietro
Assistente Regia: Maria Vassalli
POETA:
Luna, ti guardo nell' infinito
e di te brillo
PROSTITUTA:
Sai reggerti tu,
su tacchi a spillo?