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​LUNA: DIALOGO TRA UN POETA E UNA PROSTITUTA

“Luna: dialogo tra un Poeta e una Prostituta” è uno spettacolo poetico, surrealista e di ricerca che affonda le radici nella realtà d'oggi.
Le parti in scena dialogano un intimo monologo del Poeta contemporaneo, maledetto nell’eterna diatriba se far scendere la sua Luna, Musa per eccellenza, su questo mondo e darle voce, raccontarla, condividerla rischiando il compromesso, la diffamazione, la svendita, oppure lasciarla su nel cielo, al riparo da ogni pericolo, ad ispirare una poesia alta, silenziosa e sola.
È questo il tagliente confine, trespolo di bisogno e ricatto, in cui la successione di quadri, luci e parole, creano un suggestivo scenario in cui Poeta e Prostituta, facce della stessa medaglia, si incontrano, si scontrano, si allontanano, si intrecciano in una scrittura che avviene direttamente in scena dallo stile ironico, sarcastico e brillante.
Carne e verbo si confrontano sotto il controllo dominante della Madre.
Carne e verbo si alleano nel tentativo di dare alle ali del Poeta la possibilità di germogliare, crescere, spiccare il volo…
e contaminare di Poesia questo mondo.

                                                                      

 

La Prostituta

METTETE IL ROSSETTO ALLA LUNA CHE CI SONO PIÚ UOMONI CHE GUARDANO CHE POETI CHE SCRIVONO




 

Il Poeta

 

LASCELTA É TRA UN'ANIMA CHE VIVE IN ETERNO E UN CORPO CHE MUORE OGNI ISTANTE.


 


La Madre

 

AH! AVESSI PARTORITO UN GROVIGLIO DI VIPERE PIUTTOSTO CHE NUTRIRE QUESTA DERISIONE!

(...) IO MADRE DI POETA.




 


INTERPRETI:

Prostituta: Antonella Alfano

Poeta: Sergio Rosario Valastro

Madre: Gianfilippo Grasso

Movimento scenico: Beppe Tulli

Luci: Adalia Caroli

Regia: Linda Di Pietro

Assistente Regia: Maria Vassalli




 

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POETA:

Luna, ti guardo nell' infinito

e di te brillo

              

PROSTITUTA:

Sai reggerti tu,

su tacchi a spillo?




 

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